Adolf Hitler: le puzze del grande puzzone

balistol4Come dicevo in un precedente post, la storia ufficiale è piuttosto  restia a trattare certi argomenti, con un senso del pudore che però spesso diventa omissione e/o reticenza. E così certi particolari venuti in evidenza dopo la pubblicazione dei “Diari segreti del medico di Hitler” continuano ad essere passati un po’ sotto silenzio anche se potrebbero contribuire a fare un po’ più di luce sulla personalità di uno dei più grandi criminali della storia.

Per spiegare la follia di Hitler si sono sprecate ipotesi di vario genere, dall’omosessualità repressa all’impotenza al fallimento come pittore e via dicendo. Solo qualcuno ha ipotizzato di recente che il suo stato mentale fosse compromesso anche da un disturbo particolarmente imbarazzante, quello di una flatulenza mostruosa e incontenibile. Insomma, Hitler era uno scorreggione cronico. Poteva diventare lo Joseph Pujol tedesco, sarebbe stato meglio per tutti, e invece…

Il puzzone incominciò ad avere problemi intestinali quando era al fronte durante la prima guerra mondiale e visto che in trincea farmaci non era facile trovarne, per ridurre i dolori ingeriva dell’olio che veniva usato come lubrificante per fucili, il Ballistol, che più tardi in effetti venne venduto, col nome di Neo-Ballistol, come olio generico anche per l’utilizzo su esseri umani.

Hitler continuò a prendere il Neo-Ballistol anche dopo la guerra ma divenuto dittatore, in seguito ad una reazione particolarmente violenta, lo mise fuorilegge. Il problemino però persisteva e nel 1936, dopo aver fallito varie cure e esser passato sotto diversi medici, si affidò ad un medicastro (il dottor Theodor Morell, autore dei diari) che almeno all’inizio incontrò un certo successo, e divenne il medico personale del Führer.

Dopo qualche tempo le cose ripresero ad andare male, anzi proprio peggiorarono di brutto e Morrel annota nei suoi diari “Dopo aver mangiato un piatto di verdura, ci sono stati un attacco di stipsi e una flatulenza colossale, a livelli mai incontrati prima”. Per curarlo, Morell gli sparò in vena tutta una serie di miscugli (da lui inventati) tanto spesso che alle volte aveva problemi a trovare una vena intera dove piantare l’ago.

Risulta dai diari che Hitler, oltre ai dubbi rimedi di Morell -che tuttavia continuò ad essere il suo medico personale fino alla fine- seguì quasi un’ottantina di trattamenti farmacologici contro le scoregge e il più dannoso di questi fu l’utilizzo delle pillole anti-gas del Dr. Koestner: per otto anni Hitler ne prese in quantità industriali, ma queste contenevano due veleni (stricnina e atropina) che in dosi non mortali possono comunque portare alla demenza (come se il tipino non fosse già stato fuori del suo).

Comunque sia, ormai non posso vedere una foto di Hitler senza pensare al suo problema: provate a cercare delle immagini in rete, soffermatevi sulle sue espressioni intense, serissime, inquietanti, tragiche, di cupa follia e poi domandatevi “Non è che magari sta proprio trattenendo una scoreggia?”

(nota 1) considerato un olio universale buono per tutti gli usi, dalla lubrificazione delle armi alla pulizia delle ferite, il Ballistol è ancora in commercio, chapeau!

PS
Quello che ha pubblicato i diari del Dottor Morell si chiama David Irving, ed è un figlio di buona donna da prendere con le molle, e molle moooolto lunghe tra l’altro…

 

 

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nella vita alle volte si è il gabbiano, altre volte la statua...
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